LO SCHIAFFO DEL SOLDATO… JADE.

Se, come me, credete che lo schiaffo di Will Smith sia tutta una messa in scena in stile hollywoodiano da un attore hollywoodiano, nella festa più hollywoodiana dell’anno, in mezzo a tutti gli hollywoodiani del mondo, in un teatro a due passi da Hollywood, lasciate perdere tutto quello che ho scritto di seguito e saltate direttamente alle conclusioni.
Il punto serio della questione è capire se fare battute su malattie, su taboo secolari, su argomenti che toccano le corde più intime dell’essere umano, sessualità, corpo umano et cetera, sia satira o solamente cattivo gusto. Io non lo so e non mi permetterei mai di buttarmi in questa discussione dove rischierei di annegare nel guado appiccicoso dei commenti di facebook, a mezz’aria tra il cielo dell’Ucraina e la terra dei vaccini. Tuttavia una cosa ve la confesso (e poi lo negherò per sempre): con i miei amici più cari e, pertanto più intelligenti (solo se sei molto intelligente capisci che non puoi fare a meno di essere mio amico), a volte, è capitato, abbiamo fatto battute molto cattive su argomenti difficilmente battutabili. Quella battuta cattiva o di cattivo gusto, ci fa ridere di più, lo dobbiamo ammettere, ci pervade un brivido caldo che dalla schiena sale fino all’esplosione della risata. Il coraggio di fare la battuta che fa ridere di più offre, tra di noi, in premio al più cattivo, l’appellativo di bastardo, un termine che negli anni, ho notato, si è avvolto sempre di più in un colorito piacevole, a tratti positivo. La risata è cattiva, lo si sa dalla notte dei tempi, da quando Caino fece la prima battuta su Abele, battuta fatta, per la precisione, con una lama ricavata da una mandibola d’asino sulla sua testa. Durante un concerto, ricordo, feci una battuta cattiva su Schumacher per cui mi subissarono di fischi ma ancora oggi quando ricordiamo quella battuta e il coraggio e l’incoscienza che ebbi nel farla a cuor leggero, noi ridiamo a crepapelle. Inoltre il bullismo per noi nati negli anni 70/80 era una passeggiata di salute, il bodyshaming era l’unico modo con cui si comunicava con gli altri. Ma veniamo al punto: lo schiaffo del Principe di Bel Hair, da qualsiasi angolazione lo si guardi, è un atto di violenza ingiustificato. Come tutti gli schiaffi del modno. Sua moglie Jade è bellissima e Chris Rock è un comico americano. Fine.
Conclusioni: Will Smith prima ha riso alla battuta di Chris Rock, poi ha cambiato idea e l’ha menato, poi ha riso tornando a posto, poi si è incazzato e ha urlato, poi ha pianto, e che cazzo veramente, manco nei bar di Pignola all’una di notte c’è tanta instabilità d’umore.

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